L’Associazione “Grazia Deledda” di Vicenza ha il piacere di invitarvi giovedì 20 gennaio, alle ore 18,00, negli spazi di & Art Gallery in Contrà Frasche del Gambero 17 a Vicenza, all’incontro con lo scrittore Mauro Tetti che presenterà il suo nuovo romanzo Nostalgie della terra. Dialogherà con lo scrittore approfondendo i temi del libro il giornalista Alessandro Scandale.
L’evento culturale è inserito nel calendario della V BIENNALE EX LIBRIS CITTA’ DI VICENZA© .
Per le norme anticovid, l’accesso in galleria sarà consentito soltanto ad un numero limitato di persone (max 25), su prenotazione telefonica (tel. 3929871637 e 3355240228), provviste di mascherina e rigorosamente in possesso di green pass valido, che verrà verificato all’ingresso.
Mauro Tetti è nato nel 1986 a Oristano. Nel 2013, con la raccolta di racconti Bestiario ha vinto il premio Gramsci. Altri suoi racconti sono apparsi su diverse riviste, tra cui «Flanerí», «Minima&moralia» e «Nazione Indiana». Nel 2016 ha pubblicato il romanzo A pietre rovesciate (Tunué). Nel 2021 pubblica per la collana Incursioni di Italo Svevo edizioni Nostalgie della terra.
“Nostalgie della terra è un romanzo che rifiuta facili categorie per avere mani libere sulla storia che è quella di un’isola racchiusa in un mare che non le dà mai sosta. Mare e terra trasformano i morti in vivi e i vivi in figure portatrici non di esistenza, ma di mondi paralleli. Una fiaba nera capace di infinita dolcezza offre un andamento che recupera felicemente il concetto di «incantevole» trasportando i lettori oltre la sonnolenza di letture ovvie e tranquillizzanti fatte di usurato storytelling; qui prendono forma le ombre date dalle infinite storie e dai loro inevitabili incroci. Quella separazione che solo apparentemente sembra tale di mare e terra viene allora rappresentata dall’intreccio e dal mistero. Il lettore non può fare altro che seguire il protagonista quasi crescendo insieme a lui, calandosi insieme nelle vicende di una vera e propria avventura.
Non era facile riuscire a confermare una scrittura tanto complessa e stratificata evitando facili soluzioni e pose solo vagamente sperimentali, ma Mauro Tetti ci riesce”.(Giacomo Giossi, il manifesto)